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Comunità di Recupero: la storia.

La comunità di recupero Narconon Falco si costituisce nel 1990, quando alcuni operatori del Narconon Albatros decidendo di fermarsi nella villa che il centro stava lasciando perché necessitava di uno spazio più grande per poter accogliere più ragazzi. Il centro si trova ad Altilia (CS) situato sulle colline dell'entroterra. Dai due operatori iniziali originali, ora il gruppo è formato da circa 10 operatori che giornalmente seguono oltre 25 studenti che stanno frequentando il loro programma di riabilitazione. In questi anni di lavoro, il centro e gli operatori hanno ricevuto attestati da autorità ed enti locali per il lavoro svolto e per le centinaia di ragazzi salvati dal flagello della droga.

Durante questo periodo gli operatori del centro sono intervenuti presso le scuole della zona con conferenze di educazione sulle droghe che hanno dato una possibilità in più ai giovani della Calabria per non cadere in trappola. Dalla sua apertura a tutt'oggi, presso questo centro Narconon, oltre 250 persone hanno completato il programma con successo.

La serietà e la passione ci hanno contraddistinto negli anni e ciò si vede dai risultati ottenuti dalle persone ospiti della comunità, in tutta italia decine di famiglie e ragazzi che hanno fatto il recupero parlano di noi e continuano a chiamarci per ringraziare e comunicare i progressi fatti, molti ragazzi si sono creati una famiglia e conducono una vita sana e stabile, altri hanno continuato a lavorare per la comunità operando come staff nel recupero al centro ed altri ancora hanno avuto successo nei vari settori della società.

Narconon : dalle origini ad oggi.

 

Febbraio 1966, William Banitez, un detenuto della prigione di stato dell'Arizona, scrive sul calendario della sua cella: " Ho deciso di istituire la Fondazione Narconon " e cerchia il giorno 18 del mese, giorno in cui intende chiedere ai funzionari della prigione l'autorizzazione ad istituire un programma di riabilitazione per tossicodipendenti all'interno del penitenziario. Quel giorno segno la svolta nella vita di Benitez: aveva finalmente trovato la sua soluzione di abuso di stupefacenti.e cominciò a far partecipi della sua scoperta gli altri tossicomani suoi compagni. "Erano alcuni anni che cercavo di smettere, ma non sapevo come", spiga Benitez. " Ho fatto vari tentativi. Ho letto libri di psicologia, manuali per migliorare l'efficienza personale. Ho provato di tutto, dai corsi di comunicazione ai gruppi terapeutici durante il periodo di detenzione. Quandosembrava di andare meglio, quando mi pareva di potercela fare da solo, rientravo a capofitto nel tunnel dellla droga, e di lì in prigione. Questa volta, appena entrato al penitenziario, mentre nella cella di orientamento aspettavo di essere trasferito con gli altri, un amico mi ha dato alcuni libri da leggere, per passare il tempo. Tra questi ho trovato un libro vecchio e malridotto intitolato "I fenomeni del pensiero" di L. Ron Hubbard. Avevo già sentito parlare delle opere di quell'autore, ma non avevo mai letto niente durante i dieci anni trascorsi precedentemente nella prigione di stato dell'Arizona. Durante i miei anni di prigionia avevo letto con estremo interesse molti libri sul comportamento umano. Questo, però, mi aveva particolarmente colpito. Dopo averlo letto e riletto più volte, ho comprato altri libri di L. Ron Hubbard e li ho studiati attentamente per mesi. l'esatta descrizione dei fondamenti delle capacità umane e del loro potenziamento mi ha lasciato sbalordito. Fra tutte le opere che ho studiato, ho riscontrato per la prima volta una notevole attuabilità. Non mi comporto da ingenuo quando si tratta di accettare soluzioni o teorie nuove o diverse. Se sono attuabili, le prendo in considerazione, in caso contrario la getto dalla finestra. O funzionano, o non funzionano.Francamente, ero stanco di "sperimentare" idee o filosofie, sopratuutto quelle attendibiliunicamente in virtù del "prestigio" dell'autore. Gli scritti di L. Ron Hubbard mi ha colpito. Non trattano specificamente di narcotici, ma di quello che accade nella vita e di cose che io nella vita considero formule. Utilizzando una data formula,si ottiene undato risultato. Così, la lettura del libro "I fondamentali del pensiero" ha segnato l'inizio del centro Narconon. Grazie alla lettura e allo studio dei libri di L. Ron Hubbard, William Benitez è riuscito a affrontare e a risolvere la propria tossicodipendenza. "ciò che più mi ha colpito di questi scritti e che non si concentrano solo sull'identificazione delle capacità, ma anche su metodi ed esercizi pratici volti a potenziare" dice Benitez. "La tossicodipendenza è un'incapacità che si manifesta quando una persona cessa di usare la facoltà di creare un'esistenza costruttiva. Ho scoperto che riabilitando ed utilizzando determinate capacità, sdi riesce a concepire meglio il proprio futuro ed a mantenersi fermo nei propositi. si puo affromtare la vita, isolare i problemi e risolveeri, comunicare meglio, acquisire responsabilità e stabilire modelli etici, quindi vivere con più fiducia in se stessi. Alla fine ho capito di aver svilluppato le capacità necessarie per superare il mio problema della tossicodipendenza. Era mio dovere far conoscere questa tecnica a quei detenuti che dividevano il mio stesso incubo. I funzionari del penitenziario autorrizzarono Benitez ad iniziare un programma per venti detenuti tossicodipendenti. All'inizio si temeva che l'esperimanto potessepresentare un rischio per la sicurezza. Avevano poca ragione di credere che un ex tossicodipendente, nonche criminale recidivo, potasse creare zualcosa da un gruppodi altri tossicomani. Il programma, secondo loro, era destinato a fallire. Furono invece sorpresi di constatare che il programma cominciava ad acquistare popolarità fra i detenuti, le cui richiste di partecipazione aumentavano sempre più. Nel 1967, l'aano successivo, fu offerta a Benitez la scarcerazione anticipata. A questa, Benitez, rispose con la richiesta di una sentenza alternativa che gli permettesse di restare in prigione più a lungo per proseguire il programma Narconon. "E stata la migliore decisione della nia vita", ha detto Benitez, "ma anche la più dura. Avrei tanto desiderato di andrmene da là come uomo libero." grazie al suo duraturo operato, il numero dei detenuti del carcere di stato dellìArizona che presero parte al programma Narconon. " E cominciò a spargersi la voce. Idetenuti continuavano a collaborarecon il centro Narconon e a leggere gli scritti di L. Ron Hubbard.Il 22 settembre 1969, L. Ron Hubbard scrisse ai detenuti della prigione di stato dell' Arizona una lettera per il loro bollettino di informazioni: "Vi sono due modi per sfuggire al trattamento ingiusto che a volte queso universo ci riserva. Uno è a dormire o portarsi completamente al di fuori della realtà e dimenticare. L'altro èraggiungiungere una condizione di esistenza calma e serena che resista ai colpi della sfortuna.La prima soluzione presenta dei rischi ben precisi. Tuttavia è quellla più frequentamente scelta dagli essero umani che trovano la vita troppo dura. Alcool, droga, autoipnosi sono tutti rimedi provati dall'Uomo. L'unico vero inconveniente è che ci si sveglia nello stesso modo, ma un più deboli, con gli occhi un pò più rossi ed un pò più a pezzi. La droga e gli altri colpi sulla testa non hanno affatto cambiato il mondo. Ci viviamo ancora dentro, lo subiamo ancora, ma forsse oponniamo meno resistenza. La prima soluzione, quindi, non è molto conveniente. La seconda, la capacità di elevarsi al di sopra di tutto viene predicata da lungo tempo. Sfortunatamente, non esisteva nessuna metodologia per arrivare ad essa . Nei monasteri lamaistici dal lontano Tibet, però, non crescevano sugli alberi ed inoltre il pease è stato divorato da una Cina sovvrapopolata. Fra il dire che bisogna elevarsi al di sopra di tutto, ed il farlo, corre una grande differenza. Nei primi anni'30, quando stavo studiando ingegneria, ho scoperto che l'uomo non disponeva di una tecnica della mente adeguata. Tempo prima, in Oriente, avevo sentito parlare di facoltà mentali sconosciute all'Occidente. Il loro difetto, però, è hce portavano via troppo tempo e ricordavano un pò la leggenda del piombo tramutato in oro: se vai sulla cima di una collina in una notte di luna piena, metti un blocco di piombo su un ceppo fosforescente e pronunci la formula "abracadabra", il piombo si tramuterà in oro, a patto che tu non pensi alla parola ippopotamo! Così, capii che l'Uomo non possedeva una vera tecnica della mente, una via d'uscita. La soluzione è aumentare la consapevolezza. Non è un cammino completamente indolore. Chi ha già sceso la chinas ha fatto fatica a risalire. Se avessero aumentato e sufficienza la loro consapevolezza, avrebbero raggiunto un alto livello di causatività; non di sola lotta contro l'ambiente ma di prosperità, molto al di sopra della sofferenza. Come fare per risollevarli dal punto in cui erano caduti? Sono riuscito alla fine a tracciare un semplice cammino percorribile anche malgrado la droga, malgrado il punto di partenza, facilitando naturalmente le cose per tutti. La droga fa strane cose alla mente e rende un pò difficile cominciare l'ascesa. Sarei piuttosto amareggiato se tanti bravi ragazzi dovessero vivere senza poter percorrere questo cammino. Come molti altri, nel corso degli anni ho avuto la mia parte di colpi, e so cosa significa. Non è così semplice aiutare un proprio simile ed essere aiutato in cambio. Ciò che se ne ricava, però,vale tutti i colpi subiti. La via d'uscita è quella che và inalto. Spero che ce la farete. Buona fortuna. Ron" (Tratto da un articolo del bollettino d'informazioni del centro Narconon, scritto da L.Ron Hubbard il 26 settembre 1969.) Il programma Narconon continuava a crescere, e quando Benitez fu scarcerato era già stato adottato in altre prigioni degli Stati Uniti. Anni dopo, nel 1981, Benitez tornò in Arizona. Ellis McDougall, l'ex direttore del dipartimento della correzione di quello stato lo aggiunse in qualità di "ufficiale di collegamento" con i detenuti.Oggi Benitez è un uomo felicemente sposato, padre di due bambine. Lavora per il direttore del dipartimento di correzione ed è incaricato di trattare con i detenuti che presentano delle lamentele.

Come posso entrare nella Comunità di Recupero Narconon Il Falco ?

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